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  • 06 Dec 2015
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Il Museo archeologico eoliano - Lipari - Sala XXVII

Il Museo archeologico eoliano - Lipari - Sala XXVII SALA XXVII. Archeologia sottomarina. Sono esposti numerosi contesti archeologici sottomarini dell'Arcipelago Eoliano, i cui fondali costituiscono una vera e propria "miniera archeologica": carichi di navi naufragate in tratti di mare di particolare pericolosità soprattutto se attraversati durante un fortunale, e discariche portuali nell'area di approdi ora scomparsi per le modifiche subite attraverso i secoli dalla linea di costa. La visita inizia a sinistra dell'ingresso in senso orario. Tra i complessi più cospicui il relitto Ciabatti - Signorini da Pignataro di Fuori, a Lipari: é uno fra i più antichi carichi del Mediterraneo, con ceramiche di impasto della prima età del bronzo (fase iniziale della Cultura di Capo Graziano: inizi del II millennio a.C.) Frammenti ceramici dall'età greca arcaica all'epoca rinascimentale, dalla discarica di uno scalo portuale ora scomparso, antistante il Monte Rosa a Lipari. Relitto dai fondali presso lo scoglio di Dattilo a Panarea: carico di ceramiche a vernice nera forse prodotte in un centro greco dell'Italia meridionale (fine del V inizi del IV sec. a.C.). Relitto F di Capo Graziano di Filicudi. Anfore greco-italiche e ceramica a vernice nera di probabile fabbrica eoliana (prima metà del III secolo a.C.). Relitto della Secca di Capistello a Lipari: anfore greco-italiche e ceramica a vernice nera Campana A (forse di fabbrica napoletana 300-280 a.C. circa). Relitto A Roghi della Secca di Capo Graziano di Filicudi: nella grande "piramide scalare" al centro della sala, anfore vinarie Dressel I A e numerosa ceramica a vernice nera Campana B prodotta nell'Italia Centrale. Alcune monete bronzee (assi) di età romana datano il relitto alla prima metà del II secolo a.C. Relitto Alberti delle Formiche di Panarea: carico di anfore vinarie di probabile provenienza campana e di vasi acromi di minori dimensioni (anforette, brocche, etc.). Seconda metà dei I secolo d.C. Relitto di età tardo imperiale romana di Punta Crapazza fra Lipari e Vulcano: lingotti di stagno probabilmente di provenienza spagnola, noccioline, "blocchetti" di solfuro di arsenico (realgar) usato come colorante, etc. Relitto Filicudi E o dei cannoni: tre cannoni di bronzo da una nave da guerra spagnola del XVII secolo.

Visita le altre sezioni:
  • Acropoli del Castello di Lipari
  • Sala II. Terza fase del neolitico eoliano
  • Sala III. Neolitico Superiore
  • Sala IV. Fase media dell'Eneolitico
  • Sala V. Prima età del Bronzo
  • Sala VI. Prima età del Bronzo Piano Terra
  • Sala VII. Tarda Età del Bronzo
  • Sala VIII. Ausonio II. Fine XII-X secolo
  • Sala IX. Fasi finali dell'Ausonio II
  • Sala X. Topografia della Lipàra greco-romana
  • Sala XI. Sala XII. Neolitico ed eneolitico
  • Sala XIII. Antica età del Bronzo
  • Sala XIV. Antica età del Bronzo
  • Sala XV. Sala XVI Sala XVII Necropoli protovillanoviana
  • Sala XVIII. Sala XIX Sala XX Sala XXI. Corredi funerari del VI,V e del IV secolo a.C.
  • Sala XXII. Corredi del IV secolo a.C.
  • Sala XXIII. Terrecotte figurate sacrali e teatrali
  • Sala XXIV. Corredi della prima metà del III secolo a.C
  • Sala XXV SALA XXVI. Lipari, romana, bizantina, medievale e moderna
  • Sala XXVII. Archeologia sottomarina

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